I fantastici 5: gli alleati per governare il desiderio, la glicemia e non solo!
- 22 apr
- Tempo di lettura: 5 min
Nello scorso articolo avevamo analizzato insieme il profondo legame che esiste tra il desiderio, la glicemia e l’osteoporosi (ma, se per caso te lo sei persa, vai a leggerlo subito :).
Avevamo anche accennato agli “antagonisti” della dopamina. Ecco che oggi li andremo a conoscere più da vicino.
Come ormai saprai, la dopamina ha un forte impatto sul nostro corpo e sul suo corretto funzionamento (o meno).
Probabilmente però, non sai che essa è coinvolta quasi direttamente con una grave malattia neurodegenerativa quale il Parkinson, in concomitanza con un altro neurotrasmettitore: l’acetilcolina.
Quest’ultima è una molecola estremamente rilevante per il benessere del nostro cervello; infatti, si può dire che in generale contribuisca alla sua neuroplasticità. La sua azione si può riscontrare chiaramente nella sua capacità di modificare la rete neurale e con essa la risposta del cervello agli stimoli. Inoltre, permette la neurogenesi ed è coinvolta nell’apprendimento e nell’abilità mnemonica. Essa può essere ricavata dalla dieta (in modo indiretto) o può essere prodotta dal nostro corpo. Infatti, l’acetilcolina viene rilasciata come prodotto finale dal sistema parasimpatico.
Ma, che cos’è il sistema parasimpatico?
Giusto per dare un minimo di contesto, lo accenniamo brevemente: nel nostro corpo esistono diversi tipi di sistemi nervosi, che collaborano tra di loro per orchestrare il funzionamento corretto del nostro “meccanismo”. Uno di questi sistemi viene chiamato sistema nervoso autonomo, il quale si occupa di regolare tutte le funzioni automatiche del nostro corpo, come ad esempio la frequenza respiratoria, la digestione ed il direzionamento del flusso sanguino. Possiede prevalentemente due “entità” opposte chiamate sistema nervoso simpatico e sistema nervoso parasimpatico. Il primo si occupa di gestire le situazioni di “allerta e pericolo”, mentre il secondo riguarda maggiormente l’aspetto di “digestione e riposo”.
In un futuro articolo potrei approfondire questi aspetti importantissimi, se ti va.
Comunque, tornando a noi, il sistema parasimpatico si può dire che sia maggiormente connesso all’insieme di neurotrasmettitori ed ormoni che si occupano del “qui ed ora”, come la serotonina, l’ossitocina, le endorfine ed in un certo senso anche la melatonina.
Per quanto riguarda la serotonina, possiamo dire che si tratti di un ammina biogenica che funge da neurostrasmettitore ed è spesso associata al suo ruolo di gestione del “buonumore”. In realtà, le sue mansioni sono molto più numerose: innanzitutto viene coinvolta nella modulazione della motilità gastrointestinale e conseguentemente possiede un grandissimo impatto sulla sindrome dell’intestino irritabile. Ecco scoperto il suo ruolo diretto sul benessere del nostro intestino!
Inoltre, essa regola la tonicità del sistema sanguino periferico e del cervello, oltre che essere coinvolta nella gestione di mal di testa e nell’ipertensione polmonare.
Quando si parla di serotonina, ci si riferisce a tutti questi aspetti ed a molto altro.
Essa, però non è l’unica molecola che si occupa di “umore sano”!
Se io ti dicessi ossitocina, tu a che cosa penseresti?
Sicuramente al parto e all’allattamento ed avresti ragione poiché questo nonapeptide riveste un ruolo fondamentale in questi ambiti. Allo stesso modo, però, esso si occupa di molto altro: si è scoperto solo recentemente che questo ormone, rilasciato dalla ghiandola pituitaria posteriore, abbia un ruolo importantissimo per il cervello stesso. Essa, infatti, è coinvolta nella regolazione dei seguenti processi: apprendimento, ansia, allattamento e percezione del dolore.
Inoltre, si ritiene che sia un fattore chiave per lo sviluppo di una memoria sociale e di un attaccamento sessuale sano. Oltre a questi aspetti, essa è fondamentale per determinare un atteggiamento materno nei confronti della prole e la capacità di regolare la propria aggressività.
In aggiunta, è uno degli ormoni che gestisce l’aspetto della fiducia e del legame tra individui, oltre che situazioni un po’ più complesse, come le interazioni antisociali quali autismo e schizofrenia.
Quando si parla di ossitocina, è doveroso introdurre un altro neurotrasmettitore e neuromodulatore: l’endorfina.
Siccome esistono diversi tipi di endorfina, noi ne parleremo utilizzando la sua forma plurale.
Innanzitutto, le endorfine vengono generate dalla stessa ghiandola che produce l’ossitocina, ma dalla sua parte anteriore, oltre che da alcune cellule dell’ipotalamo.
È comunque possibile trovarle in varie parti del cervello; inoltre sono correlate con l’asse HPA (hypotalamic-pituitary-adrenalin) poiché vengono prodotte in risposta allo stress come controparte all’adrenalina, per attenuarne gli effetti.
Un punto da sottolineare è che per HPA, non esiste differenza tra stress reale o immaginario, quindi può essere attivata anche quando noi ci preoccupiamo per qualcosa che esiste solo nella nostra mente. Un altro cenno sul ruolo di queste molecole è il loro coinvolgimento nella regolazione della risposta del sistema immunitario, ad esempio, durante un processo infiammatorio.
Le endorfine sono antagoniste degli oppiacei, infatti tutte le sostanze a base di oppioidi, che siano farmaci o meno, vanno ad interferire con il corretto assorbimento di questi neurostrasmettitori. La conseguenza, purtroppo, è il forte indebolimento della capacità antidolorifica delle endorfine stesse; infatti si stima che esse siano dalle 18 alle 33 volte più forti della morfina stessa. Per questo motivo, la loro concentrazione aumenta quando la donna entra in travaglio. Hai presente quando ti dicono che il nostro corpo è in grado di fare cose meravigliose? Beh è vero!!!
In aggiunta, le endorfine sono coinvolte nel sistema di ricompensa, come antagoniste alla dopamina e permettono la regolazione della serotonina, attraverso l’ipotalamo.
Un ultimo aspetto da considerare è la loro correlazione con la melatonina; infatti è stato riscontrato che una privazione del sonno, comporta l’aumento della concentrazione di endorfine nel sangue.
Ed eccoci arrivate all’ultimo tassello dell’articolo di oggi: la melatonina!
Si tratta di un indolo che viene prodotto dalla ghiandola pineale, durante la notte, in risposta a normali condizioni di ciclo luce-buio. La luce, infatti, può sopprimere o sincronizzare la produzione di melatonina, per regolare l’organizzazione dei cicli circadiani anche a seconda delle stagioni. In sostanza, la melatonina ha lo scopo di convertire le informazioni ricavate dalla luce e dal ciclo giorno-notte in informazioni che vengano acquisite dalle nostre strutture corporee. Inoltre, questo ormone, è correlato al sistema immunitario, alla regolazione del glucosio, alla difesa dai radicali liberi tramite gli antiossidanti e all’omeostasi.
Come ormai avrai capito, il nostro corpo è veramente una “macchina” perfetta, che si autoregola a seconda degli stimoli che riceve.
La nostra salute si basa su delicati e meravigliosi equilibri ormonali, che dipendono in larga misura dalle sane (o meno) abitudini che abbiamo. La buona notizia è che prendendoci cura di noi stesse possiamo avere un grande impatto sul nostro benessere!
Spero che questo articolo ti sia piaciuto e che tu l’abbia trovato interessante.
Conoscevi tutti questi aspetti legato alle molecole del “qui ed ora”?
Fammelo sapere commentando questo articolo.
Se senti che il tuo corpo non funziona più in maniera fluida e non sai da dove partire e se vuoi più informazioni, contattami pure alla mia email oppure compilando il form che trovi nel sito.
Ti auguro una buona giornata.
A presto,
Arianna
Bibliografia:
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