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Tu sei sicura di sapere con cosa pensi? Intestino, cervello e malattie neurodegenerative: il legame nascosto!

  • 1 mar
  • Tempo di lettura: 3 min

Siamo abituate a dare una grandissima importanza al nostro cervello ed a ritenere che tutte le nostre idee ed i nostri pensieri arrivino da lì, eppure ci stiamo dimenticando un piccolo particolare: il cervello, seppur importantissimo, si occupa di mandare segnali in tutto il corpo, a seconda degli stimoli e delle informazioni che riceve dall’ambiente tramite il corpo stesso. Si potrebbe dire che si tratti di un codificatore!


Quello che spesso non sappiamo è che i batteri nel nostro intestino (leggi l’articolo precedente) sono il motivo per cui pensiamo in un modo specifico.



Ma come è possibile?

Mi spiego meglio: sicuramente il funzionamento del nostro organismo è estremamente complesso ed il mio scopo non è quello di sminuirlo, però intendo portare attenzione ad un aspetto spesso ignorato.


Innanzitutto, esiste un legame diretto tra il nostro cervello ed il nostro intestino chiamato “gut-brain-axis”, per semplificare “GBA”, attraverso il quale le informazioni che vengono rilasciate dal nostro intestino vanno al cervello e viceversa. Anche la HPA (hypothalamic-pituitary-adrenal) contribuisce alla correlazione tra cervello ed intestino e pure il sistema nervoso autonomo con diversi nervi, tra cui il nervo vago.


C’è da dire che il tratto gastrointestinale viene riconosciuto come il più grande organo endocrino del nostro corpo. Infatti, esso produce numerosi ormoni che regolano le funzioni fisiologiche, come l’assorbimento dei nutrienti, la produzione di insulina e l’appetito. Le cellule intestinali (enteroendocrine e non-enteroendocrine) che producono questi ormoni, reagiscono diversamente ai differenti stimoli, rilasciando una combinazione specifica di ormoni. Ad esempio possono produrre la serotonina (uno degli ormoni che condizionano il buonumore) e la somatostatina (nota per la sua capacità di bloccare la crescita e la proliferazione anomala di cellule tumorali). Inoltre, il tratto intestinale si occupa di regolare il nostro sistema immunitario e metabolico.


A questo punto, penso che saremo d’accordo sul fatto che il tratto gastrointestinale faccia un lavoro non indifferente per regolare tutte le nostre funzioni.


Ma  come si lega con i pensieri a livello pratico?


Il nostro corpo capta le informazioni dall’ambiente attraverso i sensi e queste informazioni vengono rielaborate dal cervello, ma spesso, anche l’intestino manda delle informazioni al cervello, attraverso specifici ormoni, facendo sorgere pensieri o desideri.


Come mai cito le malattie neurodegenerative?


In realtà possiamo anche parlare di situazioni come la depressione, che sappiamo può dipendere dal mancato legame tra la serotonina ed il suo recettore. Quindi, in caso di disbiosi (situazione di squilibrio tra batteri probiotici e patogeni), la produzione di serotonina, come quella di altri ormoni, potrebbe essere compromessa. Infatti, è stato dimostrato che la gran parte degli individui affetti da depressione ma anche da autismo, epilessia ed Alzheimer presenta una situazione di disbiosi, più o meno accentuata.

Per malattie di questo tipo, dovrei anche parlare di stress ossidativo e si t’interessa, potrei farlo in un altro articolo.


Riassumendo, il nostro stato d’animo ed il nostro modo di pensare, ma anche la nostra salute a lungo termine, dipendono dal benessere del nostro intestino.

Tutte le ultimissime ricerche dimostrano l’estrema importanza dell’alimentazione e si è visto che l’attenzione alla propria dieta può portare un reale beneficio nei casi di malattie neurodegenerative o anche nei casi di depressione e di ansia.


Tu conoscevi questo affascinante aspetto del nostro corpo?

Fammelo sapere commentando questo articolo.

Se hai dubbi, contattami pure alla mia email oppure compilando il form che trovi nel sito.


Ti auguro una buona giornata.

A presto,

Arianna




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