La trappola del desiderio: scopri la sua biochimica ed il suo legame con glicemia ed osteoporosi!
- 27 mar
- Tempo di lettura: 3 min
Quante volte ti sei trovata a desiderare qualcosa, ma dopo averla raggiunta, hai subito provato un senso d’insoddisfazione? Oppure, ti capita di non riuscire ad accontentarti mai di ciò che ottieni e di volere sempre di più?
Ti riconosci in questa descrizione? Allora questo articolo fa per te!
Iniziamo con il definire cosa sia il “circuito di ricompensa”, cioè quel circuito che si attiva ogni volta che vogliamo raggiungere qualcosa che debba accadere in futuro. Questo vuol dire che noi potremo raggiungere il nostro scopo, solo attuando un insieme di azioni più complesse del semplice allungare il braccio per prendere direttamente qualcosa. Lo stesso principio vale sia per gli oggetti, sia per cose astratte.
Ogni volta che siamo spinte a voler conquistare qualcosa, la dopamina, una piccolissima molecola prodotta dalla L-tirosina, entra in gioco inibendo l’attivazione di molecole e neurotrasmettitori che caratterizzano la capacità di focalizzarsi sul presente. Un esempio di queste molecole sono: la serotonina, l’ossitocina, le endorfine e gli endocannabinoidi (di cui potrei parlare in un altro articolo).
Esiste quindi un antagonismo tra le molecole che permettono di vivere nel presente e quella che ci proiettano nel futuro. Infatti, se i livelli di dopamina sono alti e qualcuno a noi caro ci abbraccia, vengono rilasciate endorfine le quali bloccano la produzione di dopamina, riportandoci al momento presente. Viceversa, con il rilascio di dopamina si inibisce la produzione di diversi ormoni, tra cui anche la prolattina.

Il problema della dopamina è che ci rende dipendenti, infatti più viene prodotta, più il nostro corpo ne richiede. Quando i suoi livelli sono troppo alti, in presenza di ossigeno e di acido ascorbico, viene prodotta la norepinefrina (nel cervello) che prende il nome di epinefrina o adrenalina, quando viene rilasciata nel corpo.
Questo neurotrasmettitore provoca la dilatazione dei bronchi, una maggiore permeabilità al calcio con il conseguente aumento di ritenzione idrica e pressione. Inoltre, comporta un incremento di frequenza cardiaca e di sangue nei muscoli, fegato, miocardio e cervello, ma sopratutto determina l’aumento di glicemia e di insulina.
Ma aspetta, tu pensi che sia finita qui?
In realtà ecco che manca l’ultimo tassello, quindi introduciamo il cortisolo, che deriva dal colesterolo, un lipide fondamentale per la costituzione della membrana cellulare, della guaina mielinica e fondamentale per lo sviluppo embrionale e per la divisione cellulare. Sicuramente, avrai già sentito parlare di LDL e HDL. Si tratta delle lipoproteine plasmatiche che “contengono” il colesterolo, il quale viene prodotto nei tessuti periferici e nel fegato partendo dall’Acetil-CoA, mentre nell’intestino si ricava dal colesterolo alimentare e da quello endogeno. Questo lipide molto discusso, è il precursore della vitamina D e del testosterone a seconda della via biochimica che segue. Ma non solo, da esso viene prodotto il cortisolo in risposta all’ormone ipofisario ACTH, attivato dall’adrenalina e regolato dall’ipotalamo.
La produzione di cortisolo ha un effetto molto importante sul nostro organismo, infatti:
Implica la diminuzione della sintesi di collagene, accelerando l’osteoporosi;
È correlato alla conversione delle proteine in glucosio;
Provoca un aumento delle frequenza cardiaca ed un aumento delle reazioni infiammatorie;
Gioca un ruolo fondamentale nella riduzione delle difese immunitarie e nella gestione degli equilibri glicemici;
Il desiderio, quindi, condiziona la nostra neurochimica, infatti, quando si vuole raggiungere un obiettivo, ci si deve preparare mentalmente e fisicamente, quindi abbiamo bisogno di energia (zucchero) per ragionare ed agire.
Il problema attuale è che siamo bombardate da eventi che stuzzicano il nostro circuito di ricompensa, come ad esempio sorprese, regali, obiettivi da raggiungere, tanto che ci dimentichiamo di vivere nel presente. Viviamo sotto un continuo stress per riuscire a spingerci ogni vota un po’ più in là, fino a trovarci come in una trappola.
La buona notizia è che è possibile uscirne con un po’ d’impegno e di costanza, liberandosi dalla sovrapproduzione di dopamina ed imparando a focalizzarsi sul presente.
Se vuoi più informazioni, contattami pure alla mia email oppure compilando il form che trovi nel sito.
Spero che questo articolo ti sia piaciuto e che tu l’abbia trovato interessante.
Conoscevi tutti questi aspetti legato al desiderio?
Fammelo sapere commentando questo articolo.
Ti auguro una buona giornata.
A presto,
Arianna
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